
Ad aprile 2019 partirà Quota 100, cavallo di battaglia della Lega, insieme al reddito di cittadinanza del Movimento Cinque Stelle, che tocca la sfera “pensioni“, argomento che sta a cuore a milioni di italiani, rimasti “incastrati” dalla Legge Fornero. Quota 100 si basa sul calcolo 62+38: si potrà andare in pensione a 62 anni di età e con 38 anni di contributi, senza, quindi, dover attendere gli attuali 67 anni previsti.
E una misura accolta con favore dal popolo italiano ma che gli esperti giudicano rischiosa per l’economia del Paese. Secondo le stime dell’Oxford Economics l’avvio della Riforma delle Pensioni e di Quota 100 comporterà una crescita di appena lo 0,3% per il 2019 ma il vero tracollo avverrà nel 2020. Quest’anno, infatti, grazie al deficit del 2,04% concordato a Bruxelles, non ci saranno problemi per finanziare Quota 100 e Reddito di Cittadinanza; ma il prossimo anno, caduto l’accordo sul deficit, bisognerà trovare altre risorse per supportare queste misure. Con ogni probabilità la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza provocheranno un aumento dell’Iva.
Inoltre una crescita ben lontana da quell’1% previsto, secondo gli esperti, farà nuovamente precipitare l’Italia nell’incubo del debito al 2,4% che comporterebbe pesanti sanzioni da parte dell’Europa.
Tutte le novità per il 2019
Quota 100 è solo una delle tante novità previste dalla Riforma delle Pensioni. Infatti sono previste agevolazioni anche per i lavoratori precoci, cioè coloro che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni. Costoro potranno andare in pensione con 41 anni e 10 mesi di contributi se donne e con 42 anni e 0 mesi di contributi se uomini.
Viene riconfermata l’Ape Sociale che consente un pensionamento anticipato per chi si trovasse in condizioni di malattia, disoccupazione o di doversi prendere cura di un familiare.
Infine Opzione Donna darà la possibilità alle donne di andare in pensione a 58 anni, se dipendenti, o a 59 anni, se libere professioniste, con 35 anni di contributi.
Chi non fosse in possesso di nessuno dei requisiti sopra citati dovrà attendere la pensione di vecchiaia a 67 anni.
La misura Quota 100 avrà una durata triennale, nel 2022, infatti, si prospetta una nuova riforma delle pensioni che si basi unicamente sul calcolo degli anni di contributi, a prescindere dall’età del contribuente.
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