Lettera di licenziamento: modello Fac-simile

Lettera di licenziamento

Il licenziamento segna la fine di un rapporto di lavoro ma affinché sia valido occorre che rispetti tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente. Il licenziamento deve essere obbligatoriamente comunicato per iscritto, proprio attraverso la lettera di licenziamento, tuttavia è ammessa la forma orale per alcuni tipi di lavoro:

  • Domestico;
  • Di personale ultrasessantenne in possesso dei requisiti pensionistici;
  • Lavoratori in prova.

Vediamo quale forma richiede la comunicazione del licenziamento, il contenuto e i termini da rispettare.

Il licenziamento: forma e contenuto

Il licenziamento del dipendente deve obbligatoriamente essere effettuato attraverso una comunicazione formale dove sarà inequivocabilmente riportata la volontà del datore di lavoro di non proseguire oltre nel rapporto lavorativo. Il licenziamento per esser valido occorre che avvenga per:

  • Giusta causa, cioè qualsiasi fatto di oggettiva gravità che non consenta la prosecuzione del rapporto di lavoro per fatti attinenti sia alla sfera contrattuale, sia alla sfera extracontrattuale e che vada ad annientare completamente la fiducia alla base del rapporto.
  •  Giustificato motivo soggettivo, cioè un inadempimento degli obblighi in capo al lavoratore o comportamenti a lui attribuibili da far venir meno la fiducia ma con grado di gravità inferiore a quelli rispondenti alla giusta causa.
  • Giustificato motivo oggettivo, cioè tutti quei fatti o situazioni che riguardano l’attività produttiva, l’organizzazione del lavoro e il suo regolare funzionamento.
    Ricomprende tutti quei fattori eccezionali non imputabili a colpa del lavoratore che possono verificarsi in una realtà lavorativa e portare al licenziamento, es. crisi di mercato, perdita dei titoli di studio richiesti al lavoratore per svolgere l’attività per la quale è stato assunto.

La comunicazione formale prende il nome di “Lettera di licenziamento” e deve rispettare determinati requisiti.

Contenuto lettera di licenziamento

Il datore di lavoro che intende licenziare il lavoratore alle sue dipendenze deve comunicargli in tempo utile la volontà di non proseguire nel rapporto lavorativo. Il periodo di tempo che va dalla lettera di licenziamento all’ultimo giorno di lavoro effettuato viene chiamato “preavviso”.

Questo preavviso si dice “lavorato” in quanto è diritto del lavoratore ricevere la retribuzione fino all’ultimo giorno effettivo di lavoro prestato. Non occorre preavviso in caso di licenziamento per giusta causa il quale è passibile di “licenziamento in tronco“.

In caso di licenziamento con obbligo di preavviso, se questo manca è diritto del lavoratore ricevere un’indennità sostitutiva equivalente all’importo della retribuzione gli che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.

La lettera di licenziamento deve contenere:

  • Dati identificativi dell’azienda nonché indirizzo;
  • Dati anagrafici del dipendente e relativo indirizzo;
  • Una breve descrizione in cui è riassunto il motivo di invio della lettera;
  • Data effettiva del licenziamento;
  • Indicazione del periodo di preavviso;
  • Motivo che esplica le ragioni che hanno portato alla volontà di concludere il rapporto lavorativo (vi è l’obbligo di motivare il licenziamento);
  • Firma del datore di lavoro;
  • Spazio per la firma del lavoratore; data e giorno.
    Questa deve essere compilata in duplice copia, una sarà consegnata al lavoratore e l’altra resterà agli atti aziendali.

Fac simile lettera di licenziamento

Ecco il fac simile al quale è possibile ricorrere per una corretta compilazione al fine di evitare al massimo rischi di errori.

Ecco il modello: